La rondine, Cristina Renzetti e Marco Ruviaro
Acho que o Adoniran iria ficar contente… tem sambinha italiano na praça! Trata-se de La rondine, que cá apresento ao lado da maravilhosa amiga e cantora Cristina Renzetti! Fiquei sabendo da existência dessa música somente há pouco mais de um mês (é duro ser ignorante, admito XD) pela voz da própria Cristina que, ademais, é a autora da versão em italiano deste samba — cujo tema original se chama Minha andorinha e foi escrito por Bia Krieger, compositora que não conheço pessoalmente mas que já tem toda a minha estima.
Diz-se que ouviu-se por entre os pórticos de Bolonha o seguinte diálogo:
— Caiu muito bem esse samba cantado em italiano, você não acha?
— Acho que o Adoniran iria ficar contente…
Faço minhas as palavras da própria Cristina Renzetti, que diz:
“Mi sono innamorata di questo samba molti anni fa, quando l’ho ascoltato per la prima volta dalla voce di Bia Krieger che ne è compositrice e autrice. L’ho cantato e ricantato negli anni, con cura l’ho tradotto in italiano e poi l’ho registrato nel mio ultimo disco, facendone una versione che amo molto, rarefatta, poco o niente sincopata, insieme ad Enzo Pietropaoli al contrabbasso, Federico Casagrande e Giancarlo Bianchetti alle chitarre.
Qualche settimana fa l’amico Marco Ruviaro, super chorão virtuoso della sette corde, dopo averlo scoperto mi ha chiesto di farne una versione in duo e ora sento che in qualche modo, trasformata, questa canzone è tornata a casa: na cadência do samba. Le canzoni continuano a muoversi libere anche in tempi di pandemia, con traiettorie che fanno almeno virtualmente incontrare tra loro musicisti, autori, amici.
E quindi grazie Bia Krieger per questo gioiello, grazie Luciano Bertrand di avermi fatto conoscere Bia, grazie Diana Paiva Cruz di avere presentato La Rondine a Marco Ruviaro e grazie ovviamente Marco Ruviaro per l’invito prezioso e per il super sound!”
Cristina Renzetti, voz
Marco Ruviaro, violão 7 cordas
Não menos tocantes são as palavras da pianista Esmeralda Sella: “Ho sentito per la prima volta questo brano casualmente da una storia di Diana, il tempo di reazione è stato di qualche millisecondo prima che corressi al piano per trascriverlo; penso di aver imparato il testo a memoria in un paio d’ore tante erano le volte che lo cantavo consecutivamente. Anche a Marco aveva fatto lo stesso effetto e questo è il meraviglioso risultato.
E’ bello come ancora la musica riesca a dimostrare la sua forza e la sua potenza, come riesca ad unirci specialmente in questo periodo molto confuso e lontano; la splendida voce di Cristina può solo che essere d’aiuto.
Complimenti ragazzi, è da brividi.”